venerdì 10 gennaio 2014

MEMORIA E PROGRESSO, Convegno alla Biblioteca della Regione Liguria

Nell’ambito degli INCONTRI IN BIBLIOTECA, 5 maggio 2009, In occasione dell’uscita del libro MEMORIA E PROGRESSO: LE RISPOSTE CATTOLICHE AL MODERNO edito da "Fede e Cultura" di Piero Vassallo
Discussione sul rapporto tra tradizione e progresso e sull’insegnamento dei cattolici per rimettere in moto il pensiero occidentale e contribuire a risolvere la grande crisi che investe tutti gli aspetti della nostra vita.
Indirizzo di saluto di Matteo Rosso - Interventi di: Alessandro Sanmarchi; Paolo Deotto; Emilio Artiglieri; Giovanni Zenone; Piero Vassallo - Moderatrice: Miriam Pastorino




Alcune indicazioni sui contenuti del convegno
Siamo all’emergenza educativa
(Papa Benedetto XVI, 2008)
Quando in una società e in una cultura segnate da un relativismo pervasivo e non di rado aggressivo, sembrano venir meno le certezze basilari, i valori e le speranze che danno un senso alla vita, si diffonde facilmente, tra i genitori come tra gli insegnanti, la tentazione di rinunciare al proprio compito, e ancor prima il rischio di non comprendere più quale sia il proprio ruolo e la propria missione. Così i fanciulli, gli adolescenti e i giovani, pur circondati da molte attenzioni e tenuti forse eccessivamente al riparo dalle prove e dalle difficoltà della vita, si sentono alla fine lasciati soli davanti alle grandi domande che nascono inevitabilmente dentro di loro…Anche nel più ampio contesto sociale l'attuale emergenza educativa fa crescere la domanda di un’educazione che sia davvero tale: quindi, in concreto, di educatori che sappiano essere testimoni credibili di quelle realtà e di quei valori su cui è possibile costruire sia l’esistenza personale sia progetti di vita comuni e condivisi. Questa domanda… costituisce la premessa e l’inizio di un percorso di riscoperta e di ripresa che, in forme adatte ai tempi attuali, ponga di nuovo al centro la piena e integrale formazione della persona

Dall'euforia rivoluzionaria allo stordimento delle droghe; dall'ateismo alla superstizione.“Del Sessantotto, infine, cosa rimane, nella sinistra e/o nella pseudo destra, se non la figura fallimentare di un malessere incarnato da giovani sbandati, in cui l’effetto della pasticca accenda la volontà del ribelle in sedicesimo? Estremo, desolato orizzonte dell’apostasia moderna, l’epilogo babelico dell’ideologia comunista dimostra l’insostenibiltà dell’ateismo scientifico e la sua irresistibile tendenza a rovesciarsi nella superstizione e nel divertissement…. Non a caso, l’eredità del Sessantotto consiste nelle estenuanti distrazioni del sabato sera e nei disperati abbandoni allo stordimento e allo scialo della vita nelle insensate emozioni. Una situazione malinconica, a misura dei girotondi eseguiti dai bambini parcheggiati nel cineclub di Moretti & Veltroni. L’ultima, pallida emozione è procurata dai tardi conati di una rivolta infantile contro chiunque rappresenti l’autorità (ad esempio il ministro Gelmini) o difenda il senso comune...” (Piero Vassallo: La memoria e il progresso, 2009).
Esiste un’ancora a nostra disposizione.“La riconquista della memoria oscurata dai poteri dell’inganno non è, tuttavia, una missione impossibile. Gli studiosi ancora indenni dalla logica politeista dell’et…et… non devono inventare una filosofia, è sufficiente che sappiano usare le idee vincenti che si trovano nel deposito della tradizione e, dopo averle riconosciute, s’impegnino seriamente a capirle…” (Piero Vassallo: Eclissi del pensiero moderno, 2008)
Tuttavia, risalire la corrente sarà difficile“La revisione della storiografia filosofica è tuttavia un’impresa ardua, una salita contro corrente dell’illusione ancora al potere: i superstiti banditori del pensiero moderno, benché smentiti dal fatto storico, sono ancor in grado di censurare e a nascondere i risultati delle ricerche filosofiche e scientifiche che demoliscono la loro mitologia”. (Piero Vassallo: La restaurazione del pensiero forte, 2006)